Prima di passare ai verbi o agli aggettivi o approfondire tutti gli altri pronomi, volevo continuare ancora con altre particelle e quindi i complementi basilari della lingua giapponese con qualche altra frase.
Non vi preoccupate quindi se ci sono i verbi o cose che ancora non abbiamo fatto, sarà più divertente scoprirli dopo ^.^
Immergiamoci nel meccanismo!
Partiamo prima dalla sintassi grammaticale.
La sintassi italiana, ponendo una frase di esempio "Ieri ho dimenticato un libro a casa di un mio amico" mette come primo elemento il tempo, poi il verbo, poi subito il complemento oggetto, poi il luogo (e prima o dopo i vari attributi o aggettivi che si riferiscono ad un sostantivo se vogliamo specificare ulteriormente) e poi i vari complementi di specificazione e chi più ne ha ne metta!
Ma la nostra sintassi comunque è soggetta a cambiamenti.. volendo possiamo mettere il verbo alla fine per dare più enfasi o meno ad una frase o possiamo anche cambiare la posizione dei singoli elementi all'interno della frase, insomma, con questo voglio dire che noi italiani siamo più flessibili a seconda del contesto.
La sintassi giapponese invece è
molto rigida, difficilmente soggetta a cambiamenti (tranne nelle poesie o nelle canzoni o nei testi antichi, dove qualcosa viene omesso e sottointeso... alla faccia di chi traduce poi XD)
Possiamo schematizzare quindi la sintassi giapponese così:
SOGGETTO (TEMA DEL DISCORSO) + TEMPO + LUOGO + TERMINE + COMPLEMENTO OGGETTO + VERBO.Solitamente la costruzione di una frase giapponese è
rovesciata rispetto alla nostra.
Noi, seguendo la frase di esempio, diciamo:
"Ieri (Io) ho dimenticato un libro a casa di un mio amico"
I Giapponesi dicono:
"Io ieri a casa di un mio amico un libro ho dimenticato" (esattamente come schematizzato sopra, in maiuscolo)
Non sembra il contrario di come parliamo noi? eheh
Così in giapponese la frase diventa:
(R = Romanji, H = Hiragana, K = Kanji)
R: Watashi wa | Kinou | tomodachi no uchi ni | hon wo wasuremashita.
H: わたしはきのうともだちのうちにほんをわすれました。
PS: Ricorda che la particella wa, quando indica il Tema del discorso (quindi il soggetto "io") in hiragana si scrive は (anche se si legge sempre wa).
K: 私は昨日友達のうちに本を忘れました。
Watashi wa = Io
Kinou = Ieri
Tomodachi no Uchi Ni = A casa di un mio amico (qui abbiamo l'unione della particella の vista in precenza, più una nuova particella に che vedremo tra poco)
Hon wo = un libro (ecco un altra particella を)
wasuremashita = passato formale del verbo wasureru -> dimenticare (ho dimenticato)
In aggiunta, ogni aggettivo, complementi di specificazione, avverbi e proposizioni secondarie
PRECEDONO SEMPRE IL NOME A CUI SI RIFERISCONO. (Vedremo più avanti ma non dimenticate la regola)
Intanto nella lingua giapponese dobbiamo capire quando un nome (esempio: la casa, oppure a casa oppure nella casa etc.) sia soggetto o complemento oggetto o moto a luogo, stato in luogo e così via... ed è così che per capirlo esistono queste famose
particelle (chiamate in giapponese "joshi")
che servono a delineare tutti i complementi in una frase.Avendo spiegando come funziona la sintassi, concludiamo con le particelle che abbiamo scoperto in questa lezione:
Particella は (ha) (già vista nella lezione precedente) (ma ricordate ancora che quando è soggetto di una frase si legge wa): indica il tema del discorso. (Lo ripeterò sempre!)
Watashi wa si traduce proprio "Per quanto riguarda me"
Particella の (no) (indica il complemento di specificazione) (Già vista anche questa)
Particella に (ni) (ha diversi usi: li spiegherò strada facendo così li imparerete con calma. Nella frase di sopra la particella "ni" indica lo stato in luogo ma può essere anche usata come complemento di termine o complemento di tempo)
Okee, questa piccola lezione è per attivare i neuroni, spero sia piaciuta!
Mata ne~ ^.^
つづく・・・
Edited by Hakkun - 3/8/2011, 11:07