la fanfiction di ARANCHAN per evento Fan Fiction 2009 di Palermo In Cosplay

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Aranchan
view post Posted on 8/3/2009, 12:34




Titolo: La verità sulla nascita di Seiya di Pegasus
Tipo: OOC (Saint Seiya)
Categoria: Manga/Anime
Genere: Humor


Il fatidico giorno era finalmente arrivato, Seiya e Cassius dopo anni di allenamento avevano terminato il loro cammino, adesso solo uno scontro li separava dal loro traguarto: la sacra armatura. Era tutti presenti nell’arena quando il grande sacerdote diede il via allo scontro; i due contendenti erano entrambi al centro dell’arena, sguardi concentrati l’uno sull’altro in attesa di chi avrebbe fatto la prima mossa; la visibile differenza di corporatura era del tutto a favore di Cassius e fu proprio questa differenza che stabili la fine prematura dell’incontro.
– Incontro annullato, vince Seiya a tavolino – disse il Grande Sacerdote dopo pochi secondi.
– Perché? – si lamentò Cassius più arrabbiato di un toro durante una corrida (e le dimensioni erano anche parecchio simili).
– Semplicemente per il fatto che a te la sacra armatura non entrerebbe nemmeno con la forza, CICCIONE – replicò il Sacerdote con serietà mentre Seiya saltellava a destra e sinistra contento di aver vinto l’armatura e di non doversi fare spezzare le ossa da quel bestione di Cassius.
Seiya non aveva ancora ricevuto lo scrigno con l’armatura che fu subito chiamato dal Grande Sacerdote che doveva spiegargli quale sarebbe stato il suo futuro dopo quella lunga giornata di scontri. Seiya aveva timore del Grande Sacerdote come tutti al tempio di Atene ne avevano, lui era il messaggero della dea Atena e aveva poteri superiori a quelli degli stessi cavalieri. La sala dove il ragazzo di Nuova Luxor era atteso era la più elegante del tempio, il Sacerdote con il volto coperto da quel suo strano casco fin troppo ingombrante stava al centro della sala proprio dietro lo scrigno che conteneva la sacra armatura, fu proprio lui a iniziare il discorso:
– Benvenuto Seiya – disse serafico.
– Volevate vedermi, grande Sacerdote? – rispose il giovane.
– Si Seiya, prima di darti lo scrigno ci sono delle regole ferree da tenere a mente per chi diventa un cavaliere di Atena – disse il sacerdote con tono serio.
– Sono pronto ad apprenderle – terminò Seiya.
– Bene, allora iniziamo: quelli che usano l’armatura per i cazzi propri noi gli spacchiamo le gengive; Non si può fare i fighi in discoteca, Non si può saltare la fila al supermercato e Non si possono fare battaglie per la conquista delle armature d’oro – spiegò brevemente il sacerdote.
Attimi di silenzio che sembrano durare un eterno prima che Seiya ponesse una domanda.
– E tentare in segreto di conquistare il mondo? – a cui seguirono altri interminabili attimi di silenzio.
– Quello si – Rispose il Sacerdote con sincerità prima di ritirarsi nelle sue stanza private.
Il momento era giunto, l’armatura di Pegasus era finalmente sua, non restava quindi che aprire lo scrigno e indossarla per potere dare sfogo al suo Cosmo e finalmente fare ritorno in patria da vincitore. Seiya quindi si portò all’esterno del tempio in una zona usata normale per gli allenamenti giornalieri, quindi in un enorme fascio di luce aprì lo scrigno e fece in modo che la sacra armatura con forma di un cavallo alato si mostrasse a lui in tutto il suo splendore – Sacra Armatura Vieni a me – Disse Seiya in un attimo di estasi mistica e fu allora che tutto ebbe inizio. E gira gira gira, i gambali e la cintura dell’armatura si posizionaro da sole sul corpo di Seiya, e gira gira gira, anche le gomitiere e la pettorina trovarono il proprio posto, e ancora gira gira gira e spalline ed elmo furono nel posto giusto addosso al ragazzo che alla fine di quella vestizione ebbe l’unica reazione che si potesse avere: si chinò a terrà e vomitò in preda al “mal di mare” per avere roteato tanto. – Piuttosto la prossima volta la indosso da solo – disse Seiya dopo essersi rialzato. Dopo avere dato qualche pugno in aria alla velocità della luce il ragazzo decise di andare a dormire, l’indomani infatti sarebbe tornato a nuova Luxor dove lo avrebbe atteso una sua vecchia conoscenza. Saori Kido.
Non appena ebbe posato piede a Nuova Luxor Seiya fu subito richiamato negli appartamenti di Saori che gli illustrò per filo e per segno il motivo di questo suo ritorno in patria: il Super Mega Torneo Mondiale dei Cavalieri devoti ad Atena per la conquista della Sacra Armatura d’oro del Sagittario.
– Ma il grande Sacerdote ha detto che…. – disse Seiya ricordando una delle regole dette il giorno prima dal Big Boss di Atene.
– A Nuova Luxor le regole le fanno i ricchi, io sono la più ricca e la più viziata per cui le regole le faccio io – rispose cortese Saori che quindi andò ad elencare le regole vigenti a casa sua.
– A me non piacciono le armi di nessun tipo per cui i Cavalieri non le devono usare; E’ possibile fare solo scontri uno contro uno che altrimenti non si capisce più niente con le scommesse su chi vince; Non si può parcheggiare in doppia fila; Non si beve dalla bottiglia e non si possono lasciare le verdure nel piatto durante la cena. – Concluse così la reincarnazione della Dea Atena.
Come era successo per la spiegazione delle regole del Grande Sacerdote a Seiya era rimasto un unico grande dubbio che decide di esprimere senza peli sulla lingua.
E spedire dei bambini a morire in giro per il mondo per poi fare uccidere a suon di cazzotti i sopravvissuti, ancora minorenni, in uno spettacolo televisivo? - chiese.
La risposta arrivò anche questa dopo un lungo periodo di silenzio e ragionamento
– Quello si – Rispose Saori con lo stesso tono che aveva usato il Grande Sacerdote prima di ritirarsi nelle sue stanze dove altri cavalieri le avrebbero fatto fare il giro del salone a cavalluccio.
Era l’ultimo giorno di Seiya come ragazzo normale di Nuova Luxor, dall’indomani sarebbe diventato per tutti Seiya di Pegasus per cui il giovane decise di fare una passeggiata con una vecchia amica di infanzia per parlare di un problema che lo affliggeva da sempre: la sorelle scomparsa.
– E come avresti intenzione di trovarla Seiya? – disse la ragazza con molta curiosità.
– Spero proprio che sia lei a trovarmi, per questo ho accettato di partecipare a questa boiata televisiva – rispose onesto Seiya.
– Quindi vai in televisione? – chiede di nuovo la ragazzina.
– Si, in quello spettacolo dove ragazzi come me verrano spinti ad odiarsi gli uni tra gli altri di fronte a tutto il mondo e si uccideranno tra loro in cambio di gloria e potere – rispose fiero di se Seiya
– Ma noooooo, davvero vai al Grande Fratello? – rispose la ragazza con gli occhi sbrillucicosi.
Seiya rimase sconvolto da quella affermazione, senza parole tornò indietro sui suoi passi restando muto per tutto il tragitto di ritorno a casa. L’indomani sarebbe iniziata la sua avventura come Saint di Pegasus, una notte di sano riposo era esattamente quello che ci voleva.
 
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