La sessualità degli otaku

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anubis17
view post Posted on 9/11/2008, 18:25




Vi propongo di seguito la traduzione di un interessante e controverso articolo dello scrittore Brian Alexander pubblicato sul sito americano MSNBC Interactive e intitolato «Anime erotic subculture goes mainstream».
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L’autore analizza l'effetto della diffusione di manga e anime negli USA e l'influenza della costante crescita del fenomeno otaku, prendendo in esame un aspetto piuttosto controverso, quello della sessualità.

» Chiunque dubiti della rapida crescita della cultura erotica giapponese importata negli USA dovrebbe passare un po' di tempo a giocare con un vibratore di Hello Kitty leggendo un manga pornografico dei Pokémon disegnato da fan o visitando un maid cafè (ora disponibile vicino a Los Angeles o in Canada) dove le cameriere sono tutte vestite in costume, per capire che non si tratta più di una cultura di nicchia.

E' un buon argomento da trattare, basandosi solo su questi personaggi, ci stiamo tutti “trasformando in giapponesi”, come diceva una canzone degli anni 80 - specialmente dal punto di vista sessuale.
Questi cartoni, personaggi con scopi sessuali, sono tutti parte della cultura otaku. Otaku è una parola giapponese che si è evoluta dal significato di “persona solitaria affascinata dalla tecnologia” a quello di fan devoto interessato all'animazione giapponese (anime), ai manga (fumetti), agli hentai (fumetti erotici)
SPOILER (click to view)
esempio vincentnight con gli yaoi
e a qualunque altra cosa derivi dai fumetti.

Come mostra la recente collaborazione nella moda tra lo stilista Marc Jacobs e l'artista giapponese Takashi Murakami, la cultura nipponica si è radicata all'interno della principale corrente culturale americana.
Quando ebbe inizio la conversione verso la cultura giapponese, a metà degli anni 90 la maggior parte degli appassionati era composta da giovani asiatici mentre oggi, dice il trentaduenne esperto di otaku Lawrence Eng, “adesso, almeno il 50% è formato da donne, e la composizione è più diversificata che mai”.

All'interno del regno della cultura otaku, tutto ciò che è carino viene feticizzato (tra cui anche i giochi erotici di Hello Kitty), e i generi vengono spesso distorti o dissolti del tutto. Donne vengono penetrate da tentacoli e ragazze in abiti scolastici succinti salvano il mondo, gli uomini, d'altra parte, sono spesso adoratori di statuette raffiguranti personaggi sexy.
Certamente non tutti gli anime e i manga hanno dei contenuti sessuali così espliciti, molti sono per ragazzi e anche quelli per adulti spesso non sono più erotici di Wonder Woman (che rappresenta la fantasia della “dominatrice”).
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Altri, invece, sessualmente espliciti e suggestivi come Gurren Lagann e Legend of the Overfiend, trovano un pubblico di adulti americani attratti dall'allegro clima post-umano e dalla sfocata moralità presenti nel genere.
“L'appeal della cultura pop giapponese è che rappresenta una zona franca per la morale”, dice Patric Macias, editore capo di Otaku USA, rivista bimestrale con circa 60.000 lettori, “l'idea di buono/cattivo, giusto/sbagliato, questo dualismo non è presente”.

Mentre gli anime per adulti possono essere affascinanti perché spingono ai margini della realtà, c'è un enorme potenziale di fraintendimento a causa di alcuni estremismi come il caso delle lolicon, che coinvolge giovani ragazze in situazioni erotiche.
“Quando abbiamo visto quelle immagini, ci siamo visti davvero di fronte a un baratro”. Spiegare l'interesse per le lolicon è diventato campo di interesse per alcuni sociologi.
Puo' trovare una spiegazione nel fiorente erotismo, come ipotizzato da alcuni, o come sostiene una sociologa britannica, Sharon Kinsella, può dipendere dal fatto che è “ribelle”.

Kinsella scrive: “Rappresentazioni di deviazioni sessuali e un'incontenibile energia vengono proiettate su giovani ragazze nelle storie dei fumetti per ragazzi... contengono un impulso anticonformista che dà un intenso piacere nel vedere scene di caos sociale, comportamenti scorretti e liberazione sessuale”.

Comunque sia, per un vero otaku, dice Eg, non è pedofilia. “I fan aborrono la visione di certi modelli”, dice, “aborrono la pornografia infantile. Non vogliono essere associati a questo genere di cose”. Per esempio recentemente su una chat lolicon, qualcuno ha postato la copertina di un DVD giapponese che mostrava giovani studentesse di circa otto anni, in uniforme, che mostravano i loro slip sorridendo. La comunità ne è rimasta indignata e ha esortato una severa punizione per gli autori del DVD, sostenendo che c'è una grande e importante differenza tra 2D e 3D.
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Molti otaku cercano di trasformare i soggetti a cui si affezionano presenti nei cartoni animati (gli oggetti del loro desiderio presenti nei cartoni animati) in realtà acquistando riproduzioni di personaggi sexy, o di “idol giapponesi, spesso pop star di sesso femminile o modini in bikini”.

Questa può essere la maggiore influenza giapponese sul sesso americano. Nella cultura otaku il sesso è più mutevole e intercambiabile. Il gioco e la fantasia sono più importanti che aver fatto sesso con una persona reale. Per alcuni otaku amore e sesso nel regno degli anime diventano fonte di esperienze più soddisfacenti che nella vita reale, dice Macias.

Tra i fan giapponesi di sesso maschile è simbolo d'onore dire “Non abbiamo bisogno di donne reali, meglio le immagini, loro non hanno niente da ribattere”, aggiunge Macias, “gli americani non sono ancora a questo punto, ma considerando come stanno andando le cose, presto ci saremo”.
I fan americani non arrivano a tanto; ai raduni gli otaku, uomini e donne, socializzano, si danno appuntamenti e, talvolta, si innamorano, diversamente dalla loro lontana controparte giapponese.

Ma in entrambe le culture Eng ritiene che la crescita della popolarità degli otaku sia una reazione positiva ai problemi dell'alienazione globale. La cultura di massa minaccia l'identità individuale, cambia i ruoli generali e “la mancanza di racconti soddisfacenti”.
Macias concorda e ha un piccolo dubbio che gli otaku possano influenzare le attitudini e l’espressione sessuale in USA: “Quando vedete un ragazzo isolato a leggere un manga non sta solo leggendo un fumetto” dice Macias, “ma vi è in corso qualcosa di veramente potente”.

Brian Alexander è l'autore del nuovo libro America Unzipped: In Search of Sex and Satisfaction.

fonti MSNBC Interactive animenation blog ANN
 
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Taiy
view post Posted on 9/11/2008, 19:06




Allora, premetto che mi considero a tutti gli effetti un otaku e che apprezzo l'animazione e i fumetti hentai...

Molte delle cose dette sono interessanti, in effetti la cultura giappo sta dilagando un pò ovunque, ed è vero che ha volte le situazioni proposte negli anime e nei manga sono un pò "all'estremo"...ma non esageriamo.
Qualche anno fa (ma capita tutt'ora purtroppo) chi leggeva manga era considerato un potenziale killer ( XD!!!), i bambini erano esortati a non guardare gli anime e i genitori urlavano: "ti farà rincretinire!"...tante tesi senza ne capo ne coda alimentate dai media.
Beh, a guardare i bambini di ieri, molto più bombardati dai gloriosi anime anni '80 non sembra proprio che si siano "rincretiniti" più di tanto (tranne qualche raro caso XD).
Credo che per questa cultura dell'hentai e cmq di qst lato del giappone ci vorrà un pò, ma alla fine verrà assimilato e magari anche accettato, seppur con qualche riserva dai soliti conservatori.
 
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Mirai
view post Posted on 9/11/2008, 19:10




Il discorso potrebbe essere interessante anche se, onestamente, mi sembra un po' strumentalizzato dall'autore dell'articolo.

Innanzitutto si confonde il termine generale di "otaku" (un neologismo nato con valenza spregiativa che può essere inteso come "colui che sta sempre in casa ed è incapace di relazioni sociali") limitandolo ai fan dell'hentai (manga e video erotici) che sono una nicchia ben precisa.
I costumi succinti poi credo che piacciano a chiunque, personaggio di carta o reale che sia, quindi non capisco il perchè di tanto scandalo...>>"

Il fenomeno "lolicon" poi è assimilato alla pedofilia: in realtà, i personaggi dei lolicon hanno spesso solo FATTEZZE DA BAMBINI, ma non l'età nè la personalità.
Si può obiettare che cmq spesso si tratta di adolescenti minorenni (in genere 14-16 anni) ma qua ci sarebbe da fare tutto un discorso sul modo di concepire la sessualità in Giappone, che ha parametri e tradizioni ben diverse dalle nostre (basti pensare alla complessa figura della geisha).
Soto questo punto di vista, ci sono più perversioni sessuali nei racconti dell'antica grecia...

CITAZIONE
Kinsella scrive: “Rappresentazioni di deviazioni sessuali e un'incontenibile energia vengono proiettate su giovani ragazze nelle storie dei fumetti per ragazzi... contengono un impulso anticonformista che dà un intenso piacere nel vedere scene di caos sociale, comportamenti scorretti e liberazione sessuale”.

Questo è vero, l'otaku è tale quando e soprattutto "evade" dalla realtà poichè non riesce a inserirsi bene in essa. E' una "riscossa virtuale", che si ottiene immedesimandosi nei personaggi di serie e videogiochi.
Ma anche qui, la società giapponese è molto più repressiva della nostra, quindi certi allarmismi e "timori di contaminazione del fenomeno otaku in occidente" mi sembrano davvero fuori luogo...

CITAZIONE
Ma in entrambe le culture Eng ritiene che la crescita della popolarità degli otaku sia una reazione positiva ai problemi dell'alienazione globale. La cultura di massa minaccia l'identità individuale, cambia i ruoli generali e “la mancanza di racconti soddisfacenti”.
Macias concorda e ha un piccolo dubbio che gli otaku possano influenzare le attitudini e l’espressione sessuale in USA: “Quando vedete un ragazzo isolato a leggere un manga non sta solo leggendo un fumetto” dice Macias, “ma vi è in corso qualcosa di veramente potente”.

Questa conclusione infine è AGGHIACCIANTE.
Come al solito si tende a incolpare fumetti o hobby della decadenza di valori e personalità. E' storia vecchia, trita e ritrita.
Chissà com'è che negli anni 80 avevamo gli anime senza censure (con scene e storie spesso DAVVERO crude) eppure siamo cresciuti normalmente, mentre adesso che tutto è censurato e "politically correct" ci si fanno tutte queste paranoie...
Che dire: ai posteri l'ardua sentenza...
 
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Issuen
view post Posted on 9/11/2008, 21:52





Credo che l'articolo sia un pò troppo pessimista o, più che altro, faccia "di tutta l'erba un fascio".

"Quando vedete un ragazzo isolato a leggere un manga non sta solo leggendo un fumetto” dice Macias, “ma vi è in corso qualcosa di veramente potente”."

credo che sia un affermazione del tutto giusta, almeno sotto il mio punto di vista, dato che spesso i manga possono stimolare la fantasia, facendo "uscire"il lettore dai normali schemi, evitando in un certo senso una chiusura mentale [cosa che tra l'altra fa un altro stumento dimenticato..il libro] legate soltanto a suoni, immagini e testi presenti ad es, in mezzi come la tv.

L'immaginazione, la fantasia è un "bene"che via via si sta perdendo; che il ripristino avvenga anche tramite gli hentai o altro, ben venga, ma senza esagerare, senza "bloccarsi male", come si vuole dire..se poi la fantasia sostituisce la realtà allora, serve davvero la neuro lol
 
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anubis17
view post Posted on 11/11/2008, 19:03




vedo che siete tutti contrari a sto articolo, io sono con voi
 
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Issuen
view post Posted on 11/11/2008, 19:16




CITAZIONE (anubis17 @ 11/11/2008, 19:03)
vedo che siete tutti contrari a sto articolo, io sono con voi

basta che nn abusi anche te, altrimenti ci perdi la vista auahua

[issuen pensa solo ora che porta gli occhiali..]

em..bravo ragazzo U_U
 
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anubis17
view post Posted on 11/11/2008, 19:19




ti capisco compagno *dice mentre si aggiusta gli occhiali*
 
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+Aeris Uchiha+
view post Posted on 27/12/2008, 13:17




a parer mio l'hentai è come la pornografia normale dei film...nn capisco dove stia lo scandalo...
se c riflettiamo bene e mettiamo i film a paragone con i manga...
i film come i manga li guardano grandi e piccini, come possono essere porno possono essere fantasy,d'azione etc... se insorgono problemi del genere "se i bimbi guardano d questa roba un giorno saranno pedofili" penso sia meglio che nelle fumetterie o nei luoghi in cui avviene la vendita di manga ci sia un'angolo riservato a ragazzi in un età dai 16/18 in poi, così si evitano le vendite ad un pubblico "non maturo" se così lo vogliamo chiamare.
SPOILER (click to view)
se provate a osserave bene i lati estremi delle copertine di manga come nana o death note troverete la scritta "adatto ad un pubblico maturo",appunto xk nn v sono censure e potrebbero esserci riferimenti e/a contenuti sessuali espliciti o altro...
 
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• HaruhiSuzumiya
view post Posted on 30/4/2009, 19:47




Certo, gli hentai non vanno assolutamente bene per i bimbi, oh certo certo. Però il Grande Fratello si, vero? La fattoria si, vero? I film con scene hot si, vero? Certo, queste sì che sono cose costruttive.

Ma finiamola. -.-
 
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Queen of the Vampires
view post Posted on 30/4/2009, 21:11




Mirai-san, hai detto tutto tu!! Che altro aggiungere...?? :)
Onestamente ho apprezzato questa parte dell'articolo, che a mio parere è decisamente veritiera :

"Macias concorda e ha un piccolo dubbio che gli otaku possano influenzare le attitudini e l’espressione sessuale in USA: “Quando vedete un ragazzo isolato a leggere un manga non sta solo leggendo un fumetto” dice Macias, “ma vi è in corso qualcosa di veramente potente”.

Ha ragione e in fondo tutti noi lo abbiamo sempre saputo! Il manga non è una semplice narrazione a fumetti, ma ha carisma differenti sotto tutti i punti di vista...
 
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Ornellissima-chan
view post Posted on 18/6/2009, 21:00




Mmmmm... :nocomment: :confused:
Argomento interessante..
Non so, nn so.. nn saprei dire bene cm la penso al riguardo.. una specie di via di mezzo credo..
Cmq nn sn molto documentata su Hentai, lolicon (nn sapevo nemmeno cosa fossero) ect. e nn posso definirmi neanke un Otaku (almeno x il momento..uhuh) quindi nn mi esprimo più d tanto..
Cmq sn d'accordo cn te Issuen.. vecchi, poveri, cari libri..

CITAZIONE (Issuen @ 9/11/2008, 22:52)
credo che sia un affermazione del tutto giusta, almeno sotto il mio punto di vista, dato che spesso i manga possono stimolare la fantasia, facendo "uscire"il lettore dai normali schemi, evitando in un certo senso una chiusura mentale [cosa che tra l'altra fa un altro stumento dimenticato..il libro] legate soltanto a suoni, immagini e testi presenti ad es, in mezzi come la tv.

L'immaginazione, la fantasia è un "bene"che via via si sta perdendo; che il ripristino avvenga anche tramite gli hentai o altro, ben venga, ma senza esagerare, senza "bloccarsi male", come si vuole dire..se poi la fantasia sostituisce la realtà allora, serve davvero la neuro lol

E concordo anke cn te HaruhiSuzumiya

CITAZIONE
Certo, gli hentai non vanno assolutamente bene per i bimbi, oh certo certo. Però il Grande Fratello si, vero? La fattoria si, vero? I film con scene hot si, vero? Certo, queste sì che sono cose costruttive.

Ma finiamola. -.-

credo cmq ke anke gli hentai cm la maggior parte delle cose in tv nn sn adattissimi ai bimbi.. io personalmente ne ho vista 1 sl puntata x capire il genere.. e nn è proprio il mio direi..
Ps:Ottimo post Mirai!

 
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yurion
view post Posted on 9/11/2009, 14:00




diciamo che la questione e un po spinosa e di grande impatto logicamente...

gli hentai e un genere che parla di sesso piu o meno esplicito quindi e rivolto ad un publico piu o meno grande.

pero ho notato spesso che chi legge sia manga,si chiude spesso e volentieri in se stesso,e che "si blocca male" con questi ultimi legando magari cno chi ha la stessa passione e nn piu.

io penso che bisogna trovare un equilibrio nelle cose e capire che la vita vera nn e nei manga ma la fuori,magari al di la della tua finestra, perche fa bene confrontarsi con le persone anke diametralmente opposte a te,e che nn fa male ricevere dei no o fare brutte esperienze,poiche fa crescere.....

e poi le ragazze degli hantai nn sono vere,per quanto mi piacciano ed offrono una bella variante al sesso,bisogna tentare nella vita e migliorarsi anke nel corteggiamento,e sopratutto sviluppare una certa sensibilita...
 
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11 replies since 9/11/2008, 18:25   200 views
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